La Sala M presenta un percorso dedicato alla fase figurativa di Giacomo Balla tra gli anni venti e quaranta, evidenziando il passaggio dal futurismo a un realismo innovativo e personale. Le opere esposte mostrano il raffronto tra la rappresentazione della luce e del movimento e una nuova attenzione alla realtà quotidiana e familiare, come testimoniato da Valle Giulia e La fila per l’agnello. Il confronto tra sperimentazione astratta e ricerche sulla percezione visiva, con opere come Le Frecce della Vita, approfondisce la tensione tra idealismo e modernità nella sua poetica.